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"L'infertilità è una patologia del sistema riproduttivo maschile e femminile caratterizzata da un mancato concepimento dopo 12 mesi o più di regolari rapporti sessuali non protetti".
Un po’di numeri…
È un fenomeno in crescita che coinvolge circa 48 milioni di coppie al mondo. In Italia l’infertilità riguarda il 15% delle coppie e sebbene in termini percentuali possa sembrare un numero esiguo in realtà parliamo di 16.000 coppie sterili all’anno. Tra le specie animali al mondo l’uomo è quella col tasso di concepimento più basso, circa il 20-25%, ovvero solo 1 rapporto su 4 porterà a una gravidanza. È vero però che il successo riproduttivo si calcola in termini di percentuale cumulata di gravidanza cioè le probabilità di ottenere una gravidanza aumentano all’aumentare del numero di tentativi. E' per questo che anche l’OMS considera un periodo di 12/24 mesi prima di dichiarare una coppia infertile.
Facendo il punto, l’80-85% delle coppie che cercano una gravidanza concepisce entro il primo anno di ricerca, la metà delle coppie che non concepisce nel primo anno lo fa nel secondo. Le restanti coppie ricadono in quel 15% infertile spiegato sopra.
Molte di queste coppie ricorre con successo a trattamenti di procreazione medicalmente assistita PMA, che per lungo tempo, in Italia, sono state ostacolate dalle istituzioni politiche ed ecclesiastiche. (Se sei curioso cerca su Google "Legge 40"). Fino a pochi anni fa le coppie infertili erano costrette a rivolgersi all'estero, in paesi come la Spagna, per poter accedere a questi trattamenti. Finalmente anche il nostro paese si sta aprendo a questo mondo, che ogni anno regala speranza a migliaia di coppie.
Una gravidanza che non arriva mette a dura prova l’equilibrio della coppia, si innescano meccanismi psicologici complessi spesso volti a trovare una risposta alla domanda: Perché proprio a me? Perché proprio a noi?
Rabbia, frustrazione, risentimento sono solo controproducenti, non c'è una colpa e non c'è un colpevole. In questo delicato momento è' di fondamentale importanza garantire il benessere fisico e psichico della coppia. Il mio obiettivo non è consegnarti una dieta ma essere una figura di riferimento, insieme al ginecologo, all'ostetrica, all'embriologo (se ti sei affidato a percorsi di PMA), con cui chiarire i tuoi dubbi, a cui esporre le tue paure, devo essere la tua ricarica di positività. Il mio compito è stare accanto alle mamme e ai papà durante tutto il percorso, lottare per loro e con loro, gioire dei successi e attutire le possibili cadute.
Le cause…in breve
Non è una novità che la nostra sia stata - e per molti versi lo è ancora - una società patriarcale, che ha portato nel corso della storia ad attribuire tutte le colpe alla donna. Era la donna quella incapace di trattenere il seme e di concepire mentre qualunque uomo capace di eiaculare (quindi tutti gli uomini) erano da considerare competenti. Pian piano con l’evoluzione scientifica e le teorie cellulari si è scoperto che il liquido seminale è abitato da tanti “animalculi” – così chiamati originariamente gli spermatozoi – non sempre abili nello svolgere il loro compito (troppo pochi, troppo lenti, un po’ deformi o completamente assenti).
Alla luce delle ultime evidenze scientifiche possiamo dire che l’infertilità della coppia è dovuta per un 40% a problematiche femminili, per un 40% a problematiche maschili e per, un 20% a cause sconosciute non attribuibili a nessuno dei due partner - parliamo di cause idiopatiche. Il problema più grande della scienza è stato la ricerca delle cause che portano allacondizione di infertilità! Infatti, se la donna nell’arco della vita vede il ginecologo con una certa costanza, l’uomo invece, per orgoglio o per pudore, non fa mai visita all’andrologo se non per problemi erettili. Questo ha portato a un certo ritardo nella scoperta del fattore maschile legato all'infertilità della coppia, ma fortunatamente la scienza sta facendo passi da gigante. Un consiglio che posso dare a tutti i maschietti è di curarsi di più dei gioielli di famiglia proprio perché preziosi, per non dire vitali.
Di seguito alcune tra le cause più comuni di infertilità:
MASCHILE
- Patologie dell’apparato riproduttivo (Ipogonadismo, Criptorchidismo, Varicocele ecc..)
- Cattiva qualità spermatica: motilità, morfologia, numero insufficiente
- Infezioni: epididimite, prostatite ecc..
- Ostruzione congenita o iatrogena delle vie genitali
- Obesità, Sindrome Metabolica e Insulino Resistenza
- Fattori predisponenti ambientali (interferenti endocrini)
- Stile di vita
- Età
FEMMINILE
- Età
- Patologie dell’apparato riproduttivo (tube e pelvi)
- Disfunzioni del ciclo mestruale e ridotta riserva ovarica
- Fattori endocrino – ovulatori (PCOS, endometriosi, tiroiditi, stress, anoressia ecc..)
- Fattore Tubarico: PID
- Obesità, Sindrome Metabolica e Insulino Resistenza
- Sottopeso e Anoressia
- Fattori predisponenti ambientali (interferenti endocrini)
- Stile di vita
NB: ho evidenziato il fattore età perché gioca un ruolo importante sia per la fertilità femminile che per quella maschile, aver scelto di menzionarlo all’inizio o alla fine di un elenco non è casuale. Te lo spiegherò nei prossimi articoli.
Il ruolo dell’alimentazione…
L’alimentazione è un microstimolo super potente che influenza tutte le principali reazioni metaboliche dell’organismo, è coinvolto nello stato infiammatorio dei tessuti, nella produzione degli ormoni, modula i batteri che compongono il microbiota intestinale, porta a modificazioni epigenetiche interagendo direttamente col DNA ecc…
Lo stimolo che forniamo però, può essere positivo o negativo in base alla dieta abituale e allo stile di vita. Per fare un esempio la cosiddetta “Western Diet” – la dieta occidentale - ricca di alimenti processati e ad elevata densità energetica - è generalmente associata ad un peggiore stato di salute (obesità, ipertensione, sindrome metabolica); viceversa, la dieta Mediterranea risulta protettiva nei confronti di numerose patologie, specialmente le malattie cardio vascolari e alcune forme di tumore, svolgendo un’azione preventiva per la salute. Ovviamente se le cito in questo articolo è perché hanno uno specifico legame anche con la fertilità.
Cosa possiamo fare a tavola?
Attraverso un’anamnesi patologica e alimentare certosina e scrupolosa possiamo strutturare al meglio la dieta – intesa sempre come stile di vita/insieme di buone abitudini - limitando i fattori negativi a favore di quelli positivi.
Facciamo qualche esempio pratico:
- Colesterolo: è un nutriente importantissimo da cui dipende la sintesi di tutti gli ormoni steroidei sia maschili che femminili che a loro volta regolano ciclo mestruale e produzione dei gameti (cellule della riproduzione spermatozoi e ovociti).
- Acidi grassi omega-3: Fanno parte di tutte le membrane cellulari, perciò, intervengono nella produzione, maturazione e funzionalità dei gameti. Per esempio, conferiscono allo spermatozoo la capacità di bucare la membrana protettiva intorno all’ovocita e quindi fecondarlo; allo stesso tempo sono necessari per creare ovociti di buona qualità capaci di accogliere lo spermatozoo che li dovrà fecondare.
- Micronutrienti: tutto il pathway vitaminico e amminoacidico migliora il tasso di gravidanza e di tasso di natalità agendo su più fronti dallo sviluppo cellulare, all’impinto in utero, allo sviluppo embrionale, alla prevenzione di malattie per mamma e bambino.
- Acido Folico: la cui importanza credo sia nota a tutte le donne che desiderano una gravidanza favorisce l’impianto, previene difetti del tubo neurale e molto altro.
- Vitamina D: lo sapevi che anche le ovaie, la placenta, gli spermatozoi hanno i recettori per la vitamina D? una sua carenza è relazionata a minore riserva ovarica, peggiore qualità degli ovociti, maggiore rischio di pre-eclampsia, minore qualità spermatica ecc..
- Cereali integrali: importanti per il controllo della glicemia, aspetto essenziale nella prevenzione del diabete gestazionale, nel trattamento dell’ovaio policistico e dell’endometriosi.
- Interferenti endocrini: pesticidi, antibiotici, idrocarburi policiclici aromatici, metalli pesanti e company...sono tutte sostanze che possiamo ritrovare abitualmente sulla nostra tavola e nel nostro cibo, imparare a scegliere gli alimenti e variarli correttamente è essenziale per limitare l’effetto di queste sostanze dannose che agiscono contattando direttamente il DNA del genitore e del nascituro.
Come sempre quello che leggi qui è semplificato (te la faccio facile!) perché il mio obbiettivo è trasmetterti un messaggio, farti arrivare il concetto, poi per approfondire lo scientifichese c’è sempre tempo. Questa semplicità nell’esposizione potrebbe indurti a pensare – ma allora basta prendere un integratore per risolvere i miei problemi? - purtroppo, non siamo in un film della Disney e io non sono Mary Poppin's. La formula - basta un poco di zucchero e la pillola va giù – inteso come basta qualche integratore alimentare per risolvere i problemi di fertilità, non funziona. La scienza ha provato a semplificarci la vita racchiudendo tutti i principi attivi, utili alla salute, all'interno di una capsula ma i risultati ci dicono che tale principio attivo, in questo modo, non ha la stessa efficacia, non è il nutriente a fare la differenza ma il pattern alimentare ovvero gli alimenti interi combinati tra loro (effetto sinergico).
Per ora mi fermo qui, se scrivessi dettagliatamente di tutto mi troverei ad aver scritto un libro e non un articolo adatto a un blog. Volta per volta parleremo nel dettaglio di un aspetto diverso legato al tema Nutrizione & Fertilità così da poterti dare un quadro di conoscenze abbastanza completo senza annoiarti troppo. Per qualunque dubbio, curiosità o consiglio ti invito a scrivimi, sarò lieta di risponderti.
FONTI:
- Speroff’s Clinical Gynecologic Endocrinology and Infertility IX edition
- Showell et al; Antioxidant for female subfertility, Cochrane database.
- Lerchbaum E. et al; Vitamin D and fertility: a systematic review. Eur J Endocrinol. 2012
- Nassan et al; Diet and male fertility: does diet affect sper quality? 2018
- Bentov et al; A Wester Diet Story…”, Endocrinology vol 155, 2014
- Chavarro et al; Diet and lifestyle in the prevention of ovulatory disorder infertility
- hattp://iss.ita/fertilità
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